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Camere bianche per industria elettronica, perché vengono impiegate

L’utilizzo di camere bianche per industria elettronica ha conosciuto negli ultimi anni un incremento notevole, e ciò è da ricollegarsi senza dubbio alla crescita di questo settore industriale negli ultimi anni, spinto in parte anche dall’avvento degli smartphone, che hanno di fatto portato uno strumento high tech in mano a miliardi di persone nel mondo; e più in generale, è possibile affermare come l’elettronica di consumo sia sensibilmente avanzata di livello. Parallelamente, anche il settore industriale ha adottato componenti microelettroniche sempre più sofisticate, la cui produzione necessita ovviamente del rispetto di standard molto rigorosi. Vediamo allora nel concreto i motivi per i quali si necessita di una camera bianca per lo sviluppo di prodotti di elettronica.

➡️ Precedente: Camere bianche per industria alimentare, un approfondimento

Camere bianche per industria elettronica: origini e funzionamento

Pur essendo nell’immaginario collettivo associate maggiormente a settori inerenti al biologico e al sanitario, è proprio con l’avvento delle prime industrie di microelettronica che le camere bianche vedono la luce. A partire infatti dagli anni ‘60, chi cominciò a lavorare in questo ambito ebbe a che fare con l’esigenza di incrementare i livelli di qualità e purezza dei prodotti nella lavorazione dei semiconduttori. Questo risultato venne ottenuto proprio con l’ideazione (da attribuire agli statunitensi) delle camere bianche, le quali, creando ambienti di lavoro con aria dalla qualità ottimale, rimuovevano le micro-polveri sospese nell’aria, responsabili del danneggiamento delle micro-fotoincisioni che compongono i chip elettronici; oltre a incrementare la qualità dei prodotti, questo miglioramento ha nel tempo portato a ridurre sempre maggiormente le aree di fotoincisione dei semiconduttori, con un conseguente incremento delle possibilità offerte in termini di produzione.

Camere bianche per industria elettronica: recupero dati

Uno degli impieghi sicuramente più recenti per i quali viene fatto ricorso alle camere bianche è l’ambito del recupero dati. Trattando gli hard disk in un ambiente dove l’aria è stata trattata per offrire i più elevati livelli di purezza disponibili, le possibilità di recuperare con successo i dati perduti aumentano esponenzialmente, in quanto si riproduce una condizione analoga a quella nel quale gli hard disk vengono realizzati. Si tratta infatti di strumenti con componenti di particolare sensibilità, i quali dopo poco tempo di esposizione a condizioni standard si rovinano irrimediabilmente per contaminazione. Lavorando all’interno di camere bianche è invece possibile avere successo anche nel caso di hard disk danneggiati fisicamente.

Camere bianche per industria elettronica e pneumatica

Nei sistemi automatici moderni, l’elettronica vive in simbiosi con la pneumatica, e anche la costruzione di componenti di elettropneumatica passa inevitabilmente dalle camere bianche, in quanto anch’esse necessitano di condizioni atmosferiche ottimali per il trattamento del silicio, semiconduttore alla base di circuiti e componenti che non può venire a contatto con nessun tipo di contaminante.

Potete richiedere maggiori informazioni sull’utilizzo delle camere bianche per industria elettronica contattando ora Phamm Engineering.